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Viaggio nel tempo

Durata:

Full Day

Città:

Giuliana

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Full day Giuliana

È un paese-gioiello dominato da un castello medievale intatto, che domina tutta la vallata con una vista spettacolare. Costruito forse da Federico II Stupor Mundi, forse da Federico III d’Aragona, è il cuore di un emozionante viaggio nel tempo, tra natura e storia. Muovendovi tra le sale dell’antico maniero, incontrerete la regina Costanza d’Altavilla, madre di Federico II di Svevia. Una donna visionaria che riesce a immaginare il futuro glorioso del figlio. E poi lui, lo Stupor Mundi, tra grandezza e sete di potere. Un percorso entusiasmante nella vita dell’imperatore, in cui gli attori renderanno di nuovo vivo un luogo magico e ricco di mistero, dove sono nate tante leggende. E anche la vostra visita al castello, in un certo senso, entrerà nella storia. La vostra presenza sarà, infatti, “registrata” su una pergamena, dove potrete scrivere i vostri desideri o, semplicemente, i vostri buoni propositi: verranno custoditi nel maniero dentro un apposito baule.

Tornati dal Medioevo nella realtà, si potrà fare un’esperienza alla scoperta dei mestieri più antichi, tra ricamatrici e artigiani naif del legno. Un’esperienza che permetterà anche di conoscere la tradizione religiosa del pane di San Giuseppe. Il tutto con l’aiuto di Franco, artigiano panificatore che, nel forno antico, cuocerà per l’occasione pagnotte e panini. Sarà questa una pausa pranzo come in famiglia. Nel pomeriggio chi vorrà potrà partecipare a due laboratori con la gente del posto. Il primo è un laboratorio di panificazione sul pane di San Giuseppe, decorato come un ricamo e parte della tradizione di molti paesi siciliani. Per la festa del 19 marzo si realizzano nelle case “Altari di San Giuseppe” addobbati come ex voto. L’Altare prevede la preparazione di numerose pietanze, soprattutto fritture e “cusuzze”, offerte ai poveri del paese.

E viene decorato con il pane di San Giuseppe che, con le sue complesse forme legate alla simbologia cristiana, arricchisce di significato la tavolata. In alternativa si potrà partecipare a un’esperienza collettiva con le donne del paese: la “caliatura” tradizionale, ovvero la tostatura di ceci e fave che riporterà alla memoria usanze che scandivano le feste nuziali di un tempo. ‘U scacciu, infatti, era offerto agli ospiti durante la cerimonia. La sua preparazione era affidata alle donne della famiglia, mentre gli uomini si occupavano delle risorse e materiali per l’organizzazione. A Giuliana, ci si rivolgeva a donne esperte, vere e proprie specialiste nell’arte della caliatura e la velatura di taralli e tetù. Tra aneddoti, storie di famiglie locali e riti propiziatori, si ripercorreranno le antiche tradizioni giulianesi, vero e proprio collante per le famiglie. Al termine, si chiude con la degustazione dello scacciu appena fatto.

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È un paese-gioiello dominato da un castello medievale intatto, che domina tutta la vallata con una vista spettacolare. Costruito forse da Federico II Stupor Mundi, forse da Federico III d’Aragona, è il cuore di un emozionante viaggio nel tempo, tra natura e storia. Muovendovi tra le sale dell’antico maniero, incontrerete la regina Costanza d’Altavilla, madre di Federico II di Svevia. Una donna visionaria che riesce a immaginare il futuro glorioso del figlio. E poi lui, lo Stupor Mundi, tra grandezza e sete di potere. Un percorso entusiasmante nella vita dell’imperatore, in cui gli attori renderanno di nuovo vivo un luogo magico e ricco di mistero, dove sono nate tante leggende. E anche la vostra visita al castello, in un certo senso, entrerà nella storia. La vostra presenza sarà, infatti, “registrata” su una pergamena, dove potrete scrivere i vostri desideri o, semplicemente, i vostri buoni propositi: verranno custoditi nel maniero dentro un apposito baule.

Tornati dal Medioevo nella realtà, si potrà fare un’esperienza alla scoperta dei mestieri più antichi, tra ricamatrici e artigiani naif del legno. Un’esperienza che permetterà anche di conoscere la tradizione religiosa del pane di San Giuseppe. Il tutto con l’aiuto di Franco, artigiano panificatore che, nel forno antico, cuocerà per l’occasione pagnotte e panini. Sarà questa una pausa pranzo come in famiglia. Nel pomeriggio chi vorrà potrà partecipare a due laboratori con la gente del posto. Il primo è un laboratorio di panificazione sul pane di San Giuseppe, decorato come un ricamo e parte della tradizione di molti paesi siciliani. Per la festa del 19 marzo si realizzano nelle case “Altari di San Giuseppe” addobbati come ex voto. L’Altare prevede la preparazione di numerose pietanze, soprattutto fritture e “cusuzze”, offerte ai poveri del paese.

E viene decorato con il pane di San Giuseppe che, con le sue complesse forme legate alla simbologia cristiana, arricchisce di significato la tavolata. In alternativa si potrà partecipare a un’esperienza collettiva con le donne del paese: la “caliatura” tradizionale, ovvero la tostatura di ceci e fave che riporterà alla memoria usanze che scandivano le feste nuziali di un tempo. ‘U scacciu, infatti, era offerto agli ospiti durante la cerimonia. La sua preparazione era affidata alle donne della famiglia, mentre gli uomini si occupavano delle risorse e materiali per l’organizzazione. A Giuliana, ci si rivolgeva a donne esperte, vere e proprie specialiste nell’arte della caliatura e la velatura di taralli e tetù. Tra aneddoti, storie di famiglie locali e riti propiziatori, si ripercorreranno le antiche tradizioni giulianesi, vero e proprio collante per le famiglie. Al termine, si chiude con la degustazione dello scacciu appena fatto.