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Il Teatro Andromeda

Durata:

Full Day

Città:

Santo Stefano Quisquina

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Full day Santo Stefano Quisquina

Il territorio del borgo di Santo Stefano Quisquina custodisce due incredibili tesori. Si parte dal Teatro Andromeda, il più alto teatro all’aperto del mondo, che si affaccia su uno straordinario panorama da dove, nelle giornate limpide, si possono ammirare il Canale di Sicilia e l’isola di Pantelleria. Sospeso tra cielo e terra, con i suoi sedili imbiancati, vuole evocare il gregge di pecore che il pastore-designer del teatro, Lorenzo Reina, portava al pascolo ogni giorno.

Questi blocchi di pietra rappresentano la costellazione Andromeda la cui galassia entrerà a contatto con la Via Lattea tra circa quattro miliardi e mezzo di anni. A poca distanza dal Teatro, si erge l’Eremo di Santa Rosalia, immerso nel Bosco della Quisquina che è un vero Eden in Terra. Qui ha trovato la sua casa da 700 anni una quercia che si impone solitaria e incorruttibile vicino una grotta in cui, secondo la leggenda tra il 1150 e il 1162, Santa Rosalia andava a pregare quotidianamente. Oltre alla grotta e al santuario si potranno visitare, con esperte guide locali, gli ambienti conventuali abitati per tanti anni dalla congregazione di eremiti.

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Il territorio del borgo di Santo Stefano Quisquina custodisce due incredibili tesori. Si parte dal Teatro Andromeda, il più alto teatro all’aperto del mondo, che si affaccia su uno straordinario panorama da dove, nelle giornate limpide, si possono ammirare il Canale di Sicilia e l’isola di Pantelleria. Sospeso tra cielo e terra, con i suoi sedili imbiancati, vuole evocare il gregge di pecore che il pastore-designer del teatro, Lorenzo Reina, portava al pascolo ogni giorno.

Questi blocchi di pietra rappresentano la costellazione Andromeda la cui galassia entrerà a contatto con la Via Lattea tra circa quattro miliardi e mezzo di anni. A poca distanza dal Teatro, si erge l’Eremo di Santa Rosalia, immerso nel Bosco della Quisquina che è un vero Eden in Terra. Qui ha trovato la sua casa da 700 anni una quercia che si impone solitaria e incorruttibile vicino una grotta in cui, secondo la leggenda tra il 1150 e il 1162, Santa Rosalia andava a pregare quotidianamente. Oltre alla grotta e al santuario si potranno visitare, con esperte guide locali, gli ambienti conventuali abitati per tanti anni dalla congregazione di eremiti.