Andar per borghi sulle Madonie

Qui si vive lentamente, si respira e si scopre. E soprattutto, si usano tutti e cinque i sensi: perché ci si trova immersi in un mondo leggero e lontano, che se si guarda in sù si scoprono borghi arroccati e se si guarda in giù, appare da lontano il mare. Cinque sensi e servono proprio tutti: stendere la pasta fatta in casa, assaggiare la ricotta ancora bollente, annusare rosmarino e origano, e gustarsi i fiori che sbucano praticamente da ogni balcone. i paesini si infilano l’uno sull’altro come perle di una
collana, e il Parco delle Madonie li accoglie come una madre affettuosa.

Magari ve lo spiegherà uno degli anziani seduti nella piazza principale a godersi il sole: il tempo qui scorre senza fretta e ci sarà sempre un bicchiere di vino e una chiacchiera ad accogliervi a un tavolo. Geraci Siculo ha sfiorato la vittoria nel 2021 tra i Borgo dei Borghi ma si è consolato con i Comuni fioriti: incanta con il suo saliscendi di stradine, le chiese e ruderi del castello dei Ventimiglia, con gli angoli mozzati di torri, feritoie. E poi c’è l’emozione di un “Salto” sospeso su un balcone di vetro. Petralia Soprana - nel 2019 tra i Borghi più belli d’Italia - guarda tutti dall’alto in basso, è il comune più alto delle Madonie

Sorella di Sottana, accomunata da un’antica rivalità di campanile oggi superata, Soprana a 1100 metri d’altezza brilla per le sue chiese-gioiello, i crocifissi di frate Umile, gli artigiani di arte sacra, i palazzi nobiliari, il “matrimonio baronale” e la miniera di salgemma con il suo museo e 80 chilometri di gallerie, che da sola vale il viaggio. E poi c’è Sottana, “la piccola Parigi delle Madonie”, elegante, nobiliare, nasconde boschi lussureggianti, monti e profonde vallate. E nasconde anche esempi di archeologia industriale come l’antica centrale idroelettrica in contrada Catarratti, non lontana dal paese.