Richiedi informazioni
e non perdere questa opportunità
Viaggi non per turisti ma per viaggiatori curiosi. Accompagnati da qualcuno che conosce davvero la Sicilia e che utilizza al meglio il tempo che avete a disposizione. Senza farvi perdere nulla di importante ma sorprendendovi con esperienze e incontri preclusi a un viaggiatore fai da te.
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TOUR ABSTRACT
Dove il tramonto è uno spettacolo unico
“La Sicilia è perdutamente bella perché dispiega ai nostri occhi
quello splendore del mondo che è in noi”.
(Anna de Noailles)
È un viaggio nella punta più occidentale dell’isola, tra mare e terra. Un viaggio che parte da Marsala, la più british delle città siciliane, patria dell’omonimo vino che gli imprenditori anglosassoni come Whitaker, Ingham, Woodhouse, Hopps amarono, capirono e, soprattutto, esportarono fino a Sumatra.
E british è anche la storia della chiesa Madre, dedicata San Tommaso di Canterbury, il cui culto è arrivato qui, sulle rotte dell’antico commercio del Mediterraneo, che hanno regalato a Marsala relitti punici, reperti fenici, arredi romani. A questi si sono aggiunti ipogei paleocristiani, abbazie basiliane, affreschi bizantini, tonnare, cappelle nascoste scavate nel morbido tufo. Perché Marsala è una città che va scoperta dai cunicoli sotterranei alle terrazze sul mare fino ai musei del centro storico con le loro collezioni.
Insieme con giovani studiosi, da non perdere l’isola di Mozia adagiata nella riserva naturale dello Stagnone, la laguna che la circonda, e l’antica via del sale che consente di scoprire un paesaggio unico al mondo popolato da fenicotteri e punteggiato dai mulini, memoria del tempo in cui erano gli strumenti principali per pompare acqua e macinare il sale. Il tramonto qui è un’esperienza che vale da sola il viaggio. Mozia - con il prezioso Efebo (o Giovane), probabilmente un auriga di scuola greca - è l’antica città fenicia di Lilibeo, distrutta nel 397 avanti Cristo i cui superstiti fondarono Marsala. Prevista anche un’esclusiva degustazione di vino Marsala in una cantina che mostrerà straordinariamente il suo archivio.
Ci si sposta poi a Trapani, Drepanon – che significa “falce” - in greco antico. Secondo la mitologia, una falce scivolata a Cerere durante la sua corsa in giro per il mondo, in sella a un carro trainato da serpi alate. La città di mura e bastioni, di cupole, mulini e torri che – dalla base del Monte Erice – si estende fino alle acque cristalline del Tirreno e del Mediterraneo. Qui un tour straordinario, che consentirà di scoprire la tradizione del corallo nella bottega di uno degli ultimi artigiani-artisti. E ancora, di imparare a “incocciare” il cous cous, il piatto tradizionale del Nordafrica che qui ha elaborato una sua variante siciliana ricca di pesce.
Da Trapani si raggiunge il parco archeologico di Selinunte, con i suoi templi buttati dai giù dai terremoti medievali e rimessi in piedi, con le sue colonne altrove ancora inclinate, come pezzi di uno straordinario puzzle. E ancora Erice, antica città fenicia e greca, uno dei più bei borghi della Sicilia, arroccato a 750 metri di altezza sul monte che porta lo stesso nome, con il suo Castello di Venere. Un intrico di stradine lastricate e di piazze-gioiello dove svettano chiese e conventi, e l’antica tradizione dei dolci delle monache che rivivono nei laboratori che profumano di mandorla.
Troppo vicine da qui le isole Egadi per non andare a sentire l’odore del mare, la ricostruzione della battaglia navale tra Romani e Cartaginesi nel gigantesco Museo di Favignana, la storia mitica dei grandi imprenditori Florio, i racconti dei vecchi pescatori di tonno dalle facce avvizzite, l’emozione di tuffi e paesaggi straordinari.
INFORMAZIONI
+ La quota comprende:
2 notti a Marsala
3 notti a Trapani
5 degustazioni di prodotti tipici con una bevanda analcolica inclusa
5 cene in ristoranti selezionati con bevande incluse
Guida locale accompagnatore per l’intero viaggio
Ingressi ai luoghi
*soggetta a riconferma all’atto della prenotazione.
La quota non comprende ciò che non è espressamente indicato.
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2 notti a Marsala
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5 cene in ristoranti selezionati con bevande incluse
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La quota non comprende ciò che non è espressamente indicato.
TOUR ABSTRACT
Dove il tramonto è uno spettacolo unico
“La Sicilia è perdutamente bella perché dispiega ai nostri occhi
quello splendore del mondo che è in noi”.
(Anna de Noailles)
È un viaggio nella punta più occidentale dell’isola, tra mare e terra. Un viaggio che parte da Marsala, la più british delle città siciliane, patria dell’omonimo vino che gli imprenditori anglosassoni come Whitaker, Ingham, Woodhouse, Hopps amarono, capirono e, soprattutto, esportarono fino a Sumatra.
E british è anche la storia della chiesa Madre, dedicata San Tommaso di Canterbury, il cui culto è arrivato qui, sulle rotte dell’antico commercio del Mediterraneo, che hanno regalato a Marsala relitti punici, reperti fenici, arredi romani. A questi si sono aggiunti ipogei paleocristiani, abbazie basiliane, affreschi bizantini, tonnare, cappelle nascoste scavate nel morbido tufo. Perché Marsala è una città che va scoperta dai cunicoli sotterranei alle terrazze sul mare fino ai musei del centro storico con le loro collezioni.
Insieme con giovani studiosi, da non perdere l’isola di Mozia adagiata nella riserva naturale dello Stagnone, la laguna che la circonda, e l’antica via del sale che consente di scoprire un paesaggio unico al mondo popolato da fenicotteri e punteggiato dai mulini, memoria del tempo in cui erano gli strumenti principali per pompare acqua e macinare il sale. Il tramonto qui è un’esperienza che vale da sola il viaggio. Mozia - con il prezioso Efebo (o Giovane), probabilmente un auriga di scuola greca - è l’antica città fenicia di Lilibeo, distrutta nel 397 avanti Cristo i cui superstiti fondarono Marsala. Prevista anche un’esclusiva degustazione di vino Marsala in una cantina che mostrerà straordinariamente il suo archivio.
Ci si sposta poi a Trapani, Drepanon – che significa “falce” - in greco antico. Secondo la mitologia, una falce scivolata a Cerere durante la sua corsa in giro per il mondo, in sella a un carro trainato da serpi alate. La città di mura e bastioni, di cupole, mulini e torri che – dalla base del Monte Erice – si estende fino alle acque cristalline del Tirreno e del Mediterraneo. Qui un tour straordinario, che consentirà di scoprire la tradizione del corallo nella bottega di uno degli ultimi artigiani-artisti. E ancora, di imparare a “incocciare” il cous cous, il piatto tradizionale del Nordafrica che qui ha elaborato una sua variante siciliana ricca di pesce.
Da Trapani si raggiunge il parco archeologico di Selinunte, con i suoi templi buttati dai giù dai terremoti medievali e rimessi in piedi, con le sue colonne altrove ancora inclinate, come pezzi di uno straordinario puzzle. E ancora Erice, antica città fenicia e greca, uno dei più bei borghi della Sicilia, arroccato a 750 metri di altezza sul monte che porta lo stesso nome, con il suo Castello di Venere. Un intrico di stradine lastricate e di piazze-gioiello dove svettano chiese e conventi, e l’antica tradizione dei dolci delle monache che rivivono nei laboratori che profumano di mandorla.
Troppo vicine da qui le isole Egadi per non andare a sentire l’odore del mare, la ricostruzione della battaglia navale tra Romani e Cartaginesi nel gigantesco Museo di Favignana, la storia mitica dei grandi imprenditori Florio, i racconti dei vecchi pescatori di tonno dalle facce avvizzite, l’emozione di tuffi e paesaggi straordinari.