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Quota di partecipazione: € 1500,00

7 | La Palermo segreta

Scopri insider Sicily

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e non perdere questa opportunità

Viaggi non per turisti ma per viaggiatori curiosi. Accompagnati da qualcuno che conosce davvero la Sicilia e che utilizza al meglio il tempo che avete a disposizione. Senza farvi perdere nulla di importante ma sorprendendovi con esperienze e incontri preclusi a un viaggiatore fai da te.

Durata:

5 giorni, 4 notti

Costo:

€ 1500,00* / persona (minimo 8 Partecipanti)

Città:

Palermo, Bagheria

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Durata:

5 giorni, 4 notti

Costo:

€ 1500,00* / persona (minimo 8 Partecipanti)

Città:

Palermo, Bagheria

TOUR ABSTRACT

Palermo dall’alto, dal basso, e pure un giallo da svelare

Un contenitore così profondo da non potersi mai esplorare e conoscere per intero”.

(Massimo Cacciari)

È la Palermo oscura, tessuta di ombre e di segreti, di catacombe e di misteriosi incappucciati, di maghi e di leggende. La Palermo delle Carceri dell’Inquisizione spagnola uniche al mondo, la prigione buia dove per due secoli - dai primi del Seicento al 1782 - gli uomini inviati in Sicilia da Torquemada interrogarono e torturarono innocenti in nome di Dio. Presunti eretici, bestemmiatori, fattucchiere, amici del demonio che hanno lasciato sulle pareti delle celle una straordinaria testimonianza con disegni, racconti, preghiere, prima di essere liberati o di finire sul rogo. Una testimonianza che è insieme opera d’arte e atto d’accusa contro le ingiustizie del potere su cui Leonardo Sciascia ha scritto pagine indimenticabili, da Il Consiglio d’Egitto a Morte dell’Inquisitore.

Il carcere si trova nel complesso dello Steri, edificio trecentesco che possiede alcuni capolavori, tra cui la Sala Magna, dove si trova l’unico soffitto dipinto medievale di un edificio laico che si è conservato al mondo, una spettacolare enciclopedia grande più di 270 metri quadrati e appena restaurata. Non lontano l’Oratorio di San Lorenzo, il capolavoro di Giacomo Serpotta, genio dello stucco con il “clone” della Natività di Caravaggio trafugata nel 1968, il numero uno dei furti d’arte nell’elenco dell’FBI.

Intorno si dipana il quartiere della Kalsa, con il ficus di piazza Marina che è l’albero con la chioma più vasta d’Europa – un gigante verde su cui provare ad arrampicarsi - con le sue meravigliose chiese, con i palazzi, con i suoi templi dello street food, con l’Oratorio dei Bianchi, altro luogo misterioso: sede di quella Compagnia dei Bianchi, chiamata così perché i confrati indossavano un abito candido.

A loro il viceré Ferdinando Gonzaga, nel Cinquecento, affidò il compito dell’estremo conforto ai condannati, tre giorni prima dell’esecuzione. Un’“assistenza al buon morire”, che in realtà si intrecciava con supplizi e confessioni estorte prima del patibolo. A questi personaggi si ispirò probabilmente Luigi Natoli, alias William Galt, nello scrivere “I Beati Paoli”. Chi erano davvero gli adepti di questa società segreta? Giustizieri o feroci assassini? Lo si scoprirà nella passeggiata tra i vicoli del mercato del Capo, in compagnia di una guida straordinaria, che farà conoscere pure la storia del conte di Cagliostro, il celebre mago, esoterista e alchimista cresciuto tra i vicoli della città.

Così come saranno esperti di mummie a illustrare eccezionalmente le Catacombe dei Cappuccini, un luogo unico al mondo dove sono esposte le mummie di centinaia di religiosi e di laici dal Settecento a oggi, realizzate con una tecnica che è stata recentemente scoperta. A partire da quella della piccola Rosalia Lombardo, morta a nemmeno due anni, la mummia meglio conservata al mondo.

Ma i segreti di Palermo non finiscono mai: c’è la chiesa di San Matteo, dove è sepolto l’abate Vella, l’impostore raccontato da Leonardo Sciascia che nel 1700 fabbricò di sana pianta un finto codice arabo, ingannando storici e accademici. C’è la cripta della chiesa di San Mamiliano, dove pare si trovi la sepoltura mai individuata di Laura Lanza, la donna uccisa nel 1563 nel più clamoroso dei delitti d’onore, passata alla storia come la baronessa di Carini. Ci sono i palazzi decorati con misteriosi segni arabi, c’è il monastero di Santa Caterina dove ancora sembra di vedere le monache di clausura sparire invisibili dietro le grate. E il convento di Santa Maria di Gesù con il corpo incorrotto di San Benedetto il moro, il patrono nero di Palermo, e l’albero secolare che la leggenda vuole nato dal suo bastone. E infine, una gita fuori città, a Bagheria, tra i mostri di pietra di Villa Palagonia.

INFORMAZIONI

+ La quota comprende:

Tour di 5 giorni con piccolo pullman privato con inizio e fine a Palermo Sistemazione in camera doppia e prima colazione in hotel 4 stelle o in residenza storica e di charme di standard equivalente

4 notti a Palermo

4 degustazioni di prodotti tipici con una bevanda analcolica inclusa

3 cene in ristorante selezionati con bevande incluse

1 cena in ristorante stellato con bevande incluse

Guida locale accompagnatore per l’intero viaggio

Ingressi ai luoghi

*soggetta a riconferma all’atto della prenotazione
La quota non comprende ciò che non è espressamente indicato.

TOUR ABSTRACT

Palermo dall’alto, dal basso, e pure un giallo da svelare

Un contenitore così profondo da non potersi mai esplorare e conoscere per intero”.

(Massimo Cacciari)

È la Palermo oscura, tessuta di ombre e di segreti, di catacombe e di misteriosi incappucciati, di maghi e di leggende. La Palermo delle Carceri dell’Inquisizione spagnola uniche al mondo, la prigione buia dove per due secoli - dai primi del Seicento al 1782 - gli uomini inviati in Sicilia da Torquemada interrogarono e torturarono innocenti in nome di Dio. Presunti eretici, bestemmiatori, fattucchiere, amici del demonio che hanno lasciato sulle pareti delle celle una straordinaria testimonianza con disegni, racconti, preghiere, prima di essere liberati o di finire sul rogo. Una testimonianza che è insieme opera d’arte e atto d’accusa contro le ingiustizie del potere su cui Leonardo Sciascia ha scritto pagine indimenticabili, da Il Consiglio d’Egitto a Morte dell’Inquisitore.

Il carcere si trova nel complesso dello Steri, edificio trecentesco che possiede alcuni capolavori, tra cui la Sala Magna, dove si trova l’unico soffitto dipinto medievale di un edificio laico che si è conservato al mondo, una spettacolare enciclopedia grande più di 270 metri quadrati e appena restaurata. Non lontano l’Oratorio di San Lorenzo, il capolavoro di Giacomo Serpotta, genio dello stucco con il “clone” della Natività di Caravaggio trafugata nel 1968, il numero uno dei furti d’arte nell’elenco dell’FBI.

Intorno si dipana il quartiere della Kalsa, con il ficus di piazza Marina che è l’albero con la chioma più vasta d’Europa – un gigante verde su cui provare ad arrampicarsi - con le sue meravigliose chiese, con i palazzi, con i suoi templi dello street food, con l’Oratorio dei Bianchi, altro luogo misterioso: sede di quella Compagnia dei Bianchi, chiamata così perché i confrati indossavano un abito candido.

A loro il viceré Ferdinando Gonzaga, nel Cinquecento, affidò il compito dell’estremo conforto ai condannati, tre giorni prima dell’esecuzione. Un’“assistenza al buon morire”, che in realtà si intrecciava con supplizi e confessioni estorte prima del patibolo. A questi personaggi si ispirò probabilmente Luigi Natoli, alias William Galt, nello scrivere “I Beati Paoli”. Chi erano davvero gli adepti di questa società segreta? Giustizieri o feroci assassini? Lo si scoprirà nella passeggiata tra i vicoli del mercato del Capo, in compagnia di una guida straordinaria, che farà conoscere pure la storia del conte di Cagliostro, il celebre mago, esoterista e alchimista cresciuto tra i vicoli della città.

Così come saranno esperti di mummie a illustrare eccezionalmente le Catacombe dei Cappuccini, un luogo unico al mondo dove sono esposte le mummie di centinaia di religiosi e di laici dal Settecento a oggi, realizzate con una tecnica che è stata recentemente scoperta. A partire da quella della piccola Rosalia Lombardo, morta a nemmeno due anni, la mummia meglio conservata al mondo.

Ma i segreti di Palermo non finiscono mai: c’è la chiesa di San Matteo, dove è sepolto l’abate Vella, l’impostore raccontato da Leonardo Sciascia che nel 1700 fabbricò di sana pianta un finto codice arabo, ingannando storici e accademici. C’è la cripta della chiesa di San Mamiliano, dove pare si trovi la sepoltura mai individuata di Laura Lanza, la donna uccisa nel 1563 nel più clamoroso dei delitti d’onore, passata alla storia come la baronessa di Carini. Ci sono i palazzi decorati con misteriosi segni arabi, c’è il monastero di Santa Caterina dove ancora sembra di vedere le monache di clausura sparire invisibili dietro le grate. E il convento di Santa Maria di Gesù con il corpo incorrotto di San Benedetto il moro, il patrono nero di Palermo, e l’albero secolare che la leggenda vuole nato dal suo bastone. E infine, una gita fuori città, a Bagheria, tra i mostri di pietra di Villa Palagonia.

INFORMAZIONI

+ La quota comprende:

Tour di 5 giorni con piccolo pullman privato con inizio e fine a Palermo Sistemazione in camera doppia e prima colazione in hotel 4 stelle o in residenza storica e di charme di standard equivalente

4 notti a Palermo

4 degustazioni di prodotti tipici con una bevanda analcolica inclusa

3 cene in ristorante selezionati con bevande incluse

1 cena in ristorante stellato con bevande incluse

Guida locale accompagnatore per l’intero viaggio

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*soggetta a riconferma all’atto della prenotazione
La quota non comprende ciò che non è espressamente indicato.