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e non perdere questa opportunità
Viaggi non per turisti ma per viaggiatori curiosi. Accompagnati da qualcuno che conosce davvero la Sicilia e che utilizza al meglio il tempo che avete a disposizione. Senza farvi perdere nulla di importante ma sorprendendovi con esperienze e incontri preclusi a un viaggiatore fai da te.
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TOUR ABSTRACT
Tra i borghi e i crateri del vulcano più grande d’Europa
“…La vetta superba dell’Etna che si slancia verso il cielo, e le sue vallate che sono già tutte
nere, e le sue nevi che risplendono degli ultimi raggi del sole, e i suoi boschi che fremono, che mormorano, che si agitano.”
(Giovanni Verga – Storia di una Capinera)
Per chi vive qui è femmina: la Etna. Femmina, come la ninfa Etna che combatté vittoriosamente contro il suo fratellastro Tifeo, metà uomo e metà bestia, per salvare Zeus e il suo trono, e lo seppellì poi nel ventre della montagna: sarebbe lui, intrappolato, a scatenare ancora la sua ira. Etna fucina di Efesto, il fabbro degli dei. Etna abitazione del ciclope Polifemo. Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa e uno dei maggiori al mondo, alto 3.340 metri e largo 45 chilometri.
Uno scrigno di tesori di natura, di arte, di gusto, che alterna paesaggi verdi a luoghi di fascino lunare e che domina un territorio di straordinaria fertilità, dove si producono vino, mele, pesche, funghi, latte d’asina: un vero Eden. Merito delle piogge di lapilli e di cenere che si depositano a ogni eruzione, insieme con l’azione delle cosiddette “piante pioniere” che la spaccano e ai terrazzamenti creati dall’uomo. Non è un caso che questo sia oggi uno dei comprensori d’elezioni per il vino, con i prezzi dei terreni balzati in dieci anni dai diecimila ai 120 mila euro a ettaro e con tutto un fiorire di cantine di straordinaria qualità.
Ecco, quindi, dopo il primo giorno tra i tesori barocchi di Catania e le sue grotte figlie delle colate del vulcano, la scoperta del parco dell’Etna e della sua mitologia. A cominciare da Viagrande, con una splendida cantina vinicola che ha sede in una villa del Settecento. Poi Zafferana, la capitale gastronomica del territorio, con il suo miele e i celebri biscotti. E ancora Linguaglossa, con le sue belle chiese e la visita alla vecchia cava di pietra lavica, dove si potrà scoprire l’antico mestiere degli scalpellini grazie al cui lavoro sono state lastricate strade e monumenti. Da qui, passando per Castiglione di Sicilia, si arriva a Passopisciaro, dove si farà una visita esclusiva e una degustazione in una delle più importanti cantine vinicole del territorio. E poi Randazzo, splendido borgo fondato dai bizantini, con un artigiano che, nella sua “fucina di Efesto”, è stato campione del mondo nell’arte dei fabbri, erede perfetto dello spirito del vulcano.
Ma ogni versante del vulcano riserva sorprese. A Bronte, la capitale del pistacchio siciliano, si fa un tuffo nell’arte e nella storia visitando la Ducea di Nelson, un’enclave che fino al 1981 era di proprietà degli eredi dell’ammiraglio inglese Orazio Nelson, l’eroe di Nilo, il vincitore di Napoleone. Ebbe in dono questo Eden per avere salvato nel 1799 il re Ferdinando I di Borbone, scappato in Sicilia per fuggire dalla Rivoluzione napoletana.
Dalla cultura alla natura, per il gran finale con l’escursione sul versante sud del vulcano, condotti da una guida specializzata, alla scoperta di tunnel e crateri, cime e panorami mozzafiato.
INFORMAZIONI
+ La quota comprende:
2 notti a Catania
1 notte a Castiglione di Sicilia
1 notte a Nicolosi
4 degustazioni di prodotti tipici con una bevanda analcolica inclusa
4 cene in ristorante selezionato con bevande incluse
Guida locale accompagnatore per l’intero viaggio
Ingressi ai luoghi
Escursione sull’Etna con guida specializzata
*soggetta a riconferma all’atto della prenotazione
La quota non comprende ciò che non è espressamente indicato.
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2 notti a Catania
1 notte a Castiglione di Sicilia
1 notte a Nicolosi
4 degustazioni di prodotti tipici con una bevanda analcolica inclusa
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Ingressi ai luoghi
Escursione sull’Etna con guida specializzata
*soggetta a riconferma all’atto della prenotazione
La quota non comprende ciò che non è espressamente indicato.
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Tra i borghi e i crateri del vulcano più grande d’Europa
“…La vetta superba dell’Etna che si slancia verso il cielo, e le sue vallate che sono già tutte
nere, e le sue nevi che risplendono degli ultimi raggi del sole, e i suoi boschi che fremono, che mormorano, che si agitano.”
(Giovanni Verga – Storia di una Capinera)
Per chi vive qui è femmina: la Etna. Femmina, come la ninfa Etna che combatté vittoriosamente contro il suo fratellastro Tifeo, metà uomo e metà bestia, per salvare Zeus e il suo trono, e lo seppellì poi nel ventre della montagna: sarebbe lui, intrappolato, a scatenare ancora la sua ira. Etna fucina di Efesto, il fabbro degli dei. Etna abitazione del ciclope Polifemo. Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa e uno dei maggiori al mondo, alto 3.340 metri e largo 45 chilometri.
Uno scrigno di tesori di natura, di arte, di gusto, che alterna paesaggi verdi a luoghi di fascino lunare e che domina un territorio di straordinaria fertilità, dove si producono vino, mele, pesche, funghi, latte d’asina: un vero Eden. Merito delle piogge di lapilli e di cenere che si depositano a ogni eruzione, insieme con l’azione delle cosiddette “piante pioniere” che la spaccano e ai terrazzamenti creati dall’uomo. Non è un caso che questo sia oggi uno dei comprensori d’elezioni per il vino, con i prezzi dei terreni balzati in dieci anni dai diecimila ai 120 mila euro a ettaro e con tutto un fiorire di cantine di straordinaria qualità.
Ecco, quindi, dopo il primo giorno tra i tesori barocchi di Catania e le sue grotte figlie delle colate del vulcano, la scoperta del parco dell’Etna e della sua mitologia. A cominciare da Viagrande, con una splendida cantina vinicola che ha sede in una villa del Settecento. Poi Zafferana, la capitale gastronomica del territorio, con il suo miele e i celebri biscotti. E ancora Linguaglossa, con le sue belle chiese e la visita alla vecchia cava di pietra lavica, dove si potrà scoprire l’antico mestiere degli scalpellini grazie al cui lavoro sono state lastricate strade e monumenti. Da qui, passando per Castiglione di Sicilia, si arriva a Passopisciaro, dove si farà una visita esclusiva e una degustazione in una delle più importanti cantine vinicole del territorio. E poi Randazzo, splendido borgo fondato dai bizantini, con un artigiano che, nella sua “fucina di Efesto”, è stato campione del mondo nell’arte dei fabbri, erede perfetto dello spirito del vulcano.
Ma ogni versante del vulcano riserva sorprese. A Bronte, la capitale del pistacchio siciliano, si fa un tuffo nell’arte e nella storia visitando la Ducea di Nelson, un’enclave che fino al 1981 era di proprietà degli eredi dell’ammiraglio inglese Orazio Nelson, l’eroe di Nilo, il vincitore di Napoleone. Ebbe in dono questo Eden per avere salvato nel 1799 il re Ferdinando I di Borbone, scappato in Sicilia per fuggire dalla Rivoluzione napoletana.
Dalla cultura alla natura, per il gran finale con l’escursione sul versante sud del vulcano, condotti da una guida specializzata, alla scoperta di tunnel e crateri, cime e panorami mozzafiato.